“Renzi si sforza, ma i risultati sono insoddisfacenti… il partito così è a rischio. Non c’è una segreteria,solo fiduciari del premier…” (Massimo D’Alema, da La Repubblica e altri giornali di oggi).
ATTUALIZZANDO… VERO, MA POCO È CAMBIATO
D’Alema è uno dei pochi big della politica che fu: il suo pensiero merita di essere accolto con attenzione e rispetto. Troppo semplice la replica dei renziani: “Ti brucia non andare in UE.” L’esternazione di Massimo è condivisa, trasversalmente, da tanti. E proviene dall’interno del Pd, da uno dei suoi capi storici. Tuttavia la situazione è ingessata. Non ci sono maggioranze alternative, se Renzi andasse alle elezioni, si rafforzerebbe secondo la prevalente opinione degli addetti ai lavori. E allora? O si mangia questa minestra, o ci si butta dalla finestra. Però, al contrario dei suoi fedelissimi, Renzi farebbe bene a riflettere sul colpo di spillo di D’Alema e di altri critici… La sua popolarità é in lento, molto lento, ma evidente declino.
RAI SPORT, OK FUORI MAZZA…
Mauro Mazza è rimasto impigliato nella diatriba tra Paola Ferrari e Sabrina Gandolfi: sarà rimosso dalla direzione di RaiSport, al suo posto l’ottimo Carlo Paris. Evviva. Chi mi segue sa cosa penso di Mazza, ex fiduciario (subito fuggiasco) di Fini e pessimo direttore di Raiuno. Fu esonerato dalla rete ammiraglia, secondo una comoda abitudine Rai si appellò alla magistratura, fu reintegrato a una direzione: allo sport, mannaggia! E lì ha confermato il suo (dis)valore. Esonerato!
Il dossier che riguarda la sua sostituzione sarebbe ricco e la sua direzione era sotto osservazione da tempo. Gli sarebbe imputato di non aver raggiunto gli obiettivi editoriali che la Rai si aspettava, così come non sarebbe stato in grado di realizzare prodotti nuovi in grado di conquistare il pubblico. Gli viene contestato, inoltre, l’operato per la copertura dei Mondiali (che avevo già criticato ampiamente), la gestione dei canali (la finale del Roland Garros su Rai Sport 1 che vedeva la Sharapova e la Halep sul 4-4 venne interrotta per dare spazio ai playoff di Lega Pro Frosinone – Lecce) e le sostituzioni di conduttori ed inviati giudicate poco soddisfacenti. Intanto Paola Ferrari continua a tuonare via Twitter: “Se avessi tutto questo potere mi farei dare il Festival di Sanremo”.
PER CORRETTEZZA: LO CONOSCO BENE, IL SIGNOR MAZZA!
Come sa benissimo chi mi segue in questo diario, ho una dolorosa e significativa esperienza personale. Ero un autore Rai, a un Festival di Sanremo (stravinto) fui lodato da Mazza in modo esagerato. Poi entrai in collisione con amici più potenti di me e l’Inchino di Mazza fu immediato: mi estromise non solo dal Festival successivo, ma mi pose all’indice per qualsiasi programma mettendomi in una black list, perfettamente rispettata dalla sua corte (salvo Guardì e un paio di altri professionisti di anima indipendente). Devo però ringraziare Mazza: i suoi modi, la villania, l’opportunità mi hanno indotto a riflettere sulla mia identità di autore e sul piccolo mondo ambiguo televisivo. E ho detto basta, c’è di meglio da fare. Entro settembre metterò a punto un sito tivu aperto a tutti, perfino a Mazza se ha qualcosa da dire.
GLI AFORISMI DI CESARETTO… LA GATTA AL LARDO
Dedico ovviamente il mio pensiero di oggi a Mazza. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino? Non solo gatta, non solo lardo. Anche quelli che tradiscono, che si tratti di Fini, o di Paola Ferrari e Gene Gnocchi (bravissimi).
03.09.14