…”Non colpire affatto, cialis se ciò è dignitosamente evitabile. Ma se colpisci, for sale colpisci sempre duro.” (Theodore Roosevelt)
“In guerra tutto ciò che può essere utile è lecito” (Napoleone)
BERLUSCONI, case PREVISIONI DIETRO LE QUINTE. COME NAPOLEONE, LO ASPETTA AUSTERLITZ?
Nei sondaggi ufficiali a Berlusconi viene attribuita la probabilità di prendere, più o meno, il 20% dei voti. Colgo l’occasione per citare un editorialista dell’Unità, condividendone l’opinione, che non crede all’attendibilità dei sondaggi. E sottolinea che, comunque, i sondaggisti insistono sulla fluidità degli umori degli elettori e su una continua evoluzione dei flussi elettorali. Del resto, se così non fosse o se questo non dicessero, i sondaggisti perderebbero la valenza di una loro continua presenza e gran parte delle opportunità di incassare lauti guadagni.
Ciò premesso, ecco due domandine: quanto vale, elettoralmente, Berlusconi oggi? E quale sarà il suo risultato, a febbraio, quando si farà la conta dei voti?
Posso portare una modesta testimonianza. In pubblico, come ho scritto più o meno tutti parlano oggi del 20%. In privato, non c’è chi non dica (a destra, al centro e sinistra) che i voti presumibili fin da oggi sono più del 20% e che, a urne aperte, Berlusconi potrebbe avvicinarsi anche al 30, forse addirittura al 40 %.
Questa contraddizione tra previsioni pubbliche e private non mi sorprende affatto. Nessuno oggi ha interesse, neanche il Cavaliere, che il risultato potrebbe avvicinarsi al 40 per cento! Difatti, in ogni performance pubblica, Berlusconi dice che per questo si batte, che vede la possibilità di vincere, fa i suoi proclami per aggregare al massimo le truppe disponibili, ma non si sogna di dire che il 40% è una ragionevole previsione: per evitare una ridicola brutta figura, se questo poi a febbraio non si verificasse. A maggior ragione, gli altri partiti non hanno interesse a dire, per non propiziargli la volata, che la crescita berlusconiana è ormai nell’evidenza delle cose e che nessun traguardo è da considerare impossibile.
In privato, la musica cambia: con paura e indignazione, con irritazione, con sarcasmo o con entusiasmo, ma comunque con attenzione – secondo gli umori e i convincimenti politici e personali delle persone con cui ho parlato – si considera il ritorno berlusconiano come un fenomeno ormai acquisito, e si pensa o si spera o si teme che il suo risultato elettorale sarà, probabilmente, ben superiore al 20 per cento e in ogni caso tale da condizionare le scelte post elettorali.
Senza aspettare la sfida Santoro vs Berlusconi, ma subito dopo la sua prima apparizione dopo la ri-discesa in campo, ho scritto che Berlusconi avrebbe vinto. E, qualche giorno dopo, che aveva già vinto. Il motivo è semplice, e a poco a poco si sta delineando in tutte le analisi, a favore o contro. Visto com’era ridotto il suo partito, a Berlusconi di nuovo in campo basta il pareggio al Senato o, comunque, un risultato significativo, per sbarrare la strada alla sinistra. Mentre a Bersani è indispensabile una piena vittoria, sia alla Camera sia al Senato, per poter governare.
Si parla della possibilità di un’alleanza tra Bersani e Monti, dopo il voto. Possibile, forse probabile, ma la consistenza della maggioranza sarebbe – prevedibilmente – aggredibile.
Non si parla tanto, ma personalmente la considero improbabile forse, ma possibile, di un’alleanza tra Monti e Berlusconi, a urne aperte. Anche in questo caso la maggioranza sarebbe fragile, ma per Berlusconi il successo elettorale sarebbe indiscutibile: credo che, segretamente, ci metterebbe subito la firma, oggi.
Ricordo anche che l’elezione del successore di Napolitano alla presidenza della Repubblica rappresenterà, comunque vadano le cose, una variabile di grande importanza.
Ricordo anche che sarà Napolitano, ancora in carica, a designare il nuovo capo del governo. E questa è un’altra variabile che potrebbe risultare non solo importante, ma decisiva. Se, infatti, il risultato generale fosse confuso e tale da non consentire una pur minima stabilità elettorale, Napolitano potrebbe optare per un governo di salute pubblica, di breve durata, super partes, con il mandato – prima di passare a nuove elezioni – di cambiare l’assurda legge elettorale (il Porcellum di oggi), e di gestire l’emergenza.
Conclusione? Forse l’ho già scritto, perchè da questa immagine sono suggestionato, ma lo ripeto. Berlusconi mi sembra nella condizione di Napoleone all’Elba. Prima o poi arriverà Waterloo, ma il suo ritorno alla guida delle truppe sconfitte e disorientate, per il momento potremmo configurarlo alla vigilia di Austerlitz.
PAROLE, PAROLE/SPIEGHIAMO I NEOLOGISMI
Forum. La parola latina forum è utilizzata in italiano per indicare l’insieme delle sezioni di discussione in una piattaforma informatica, o una singola sezione, oppure lo stesso software utilizzato per fornire questa struttura. Una comunità virtuale si sviluppa spesso intorno ai forum, nel quale scrivono utenti abituali con interessi comuni. I forum vengono utilizzati anche come strumento di assistenza online e all’interno di aziende per mettere in comunicazione i dipendenti e permettere loro di reperire informazioni. Molti forum richiedono la registrazione dell’utente prima di poter inviare messaggi e in alcuni casi anche per poterli leggere.
ASCOLTI TV/VINCE “L’ISOLA” COL 19%. “LE IENE” BATTONO “CENTOVETRINE”. LA D’URSO ANCORA CON BERLUSCONI AL 10%
Vince la serata la fiction di Raiuno “L’isola” con il 19,02%. Canale Cinque low profile con le puntate di “Centovetrine” portano a casa un modesto 10,56% e viene battuta dalla prima puntata de “Le iene” (14,94%). Da segnalare il basso riscontro di “Presa diretta” sui mali del calcio italiano (6,49%). Nel day time “Domenica live” con l’intervista a Silvio Berlusconi ottiene un misero 10,40%, mentre nelle ultime due parti realizza il 10,16% e il 14,06%… emergenza ascolti? Sull’altro fronte, Giletti sfodera l’artiglieria pesante con l’intervista esclusiva a Schettino (22,32%), la rivelazione dei superospiti italiani al prossimo Festival di Sanremo: Toto Cutugno, Ricchi e Poveri ed Albano… “Superospiti”? (19,64%) e il ricordo di Giancarlo Giannini su Mariangela Melato (17,33%). “Quelli che…” ottiene l’8,12%. Tg1 al 23,14%, Tg5 al 22,41% e TgLa7 al 5,93%
UNA FOTO AL GIORNO
di Maria Antonietta Serra
ALCATRAZ
14/01/13