RICORRENZE… NATI IL 31 OTTOBRE

Angelino Alfano, Francesca Balzani, Gian Marco Centinaio, Carlos De Andrade, Peter Jackson, John Keats, Paolo Mantegazza, Helmut Newton, Kim Rossi Stuart, Bud Spencer, Marco Van Basten, Jan Vermeer.
Morti: Gae Aulenti, Eduardo De Filippo, Federico Fellini, Indira Gandhi, Harry Houdini, Camillo Sbarbaro.

 

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… EPPUR CI SONO

“Non sono così piatta come sembro” (Loretta Goggi a Federico Rocca, Vanity).

 

 

 

OGGI VI DICO… LE DONNE

“Lasciamo le donne belle agli uomini senza fantasia.” (Marcel Proust)

“Perché le donne sono tanto più interessanti per gli uomini che gli uomini per le donne?’”
(Virginia Woolf)

“Ogni donna diventa come sua madre. Questa è la sua tragedia. Nessun uomo diventa come sua madre. Questa è la sua tragedia.” (Oscar Wilde)

“Non si nasce donne: si diventa.” (Simone de Beauvoir)

“Ci vogliono vent’anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un’altra donna per farne un idiota.” (Charles Dickens)

UN SORRISO… BEN RIUSCITE

“Le donne sono degli uomini riusciti.”
(Claude Lalouch)

 

 

 

ATTUALIZZANDO… NÈ FEMMINISMO NÈ QUOTE ROSA

Mi piacciono le donne che si impongono, senza femminismo o, peggio, quote rosa.
E c’è molto da imparare, sull’universo femminile.
Sono molto scettico sul femminismo, le quote rosa, le continue statistiche sul femminicidio, sulle rivendicazioni che si abbattono su noi maschi, nonostante l’ormai evidente supremazia femminile.
Però adoro le donne, in particolare mi incantano quelle che si battono e vivono senza sbandierare slogan e manifesti, con fiducia e sicurezza in se stesse e nei loro diritti.

UN LIBRO DA LEGGERE

Perciò mi permetto di consigliarvi la lettura di un bel libro, “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia”, di autrici varie (Ediesse).
Presentato alla Casa Internazionale delle Donne di Roma con la partecipazione del presidente della Fondazione Nilde Iotti, Livia Turco. Vi riferisco alcuni spunti, tratti dalla recensione di una stimabile giornalista, Elisabetta Ambrosi.

 

ALCUNE IMPORTANTI CONQUISTE

Usare il proprio cognome? Per una moglie italiana era impossibile fino al 1975. Intraprendere la carriera di magistrato? Niente da fare, per una donna del nostro Paese, fino al 1963.
Più facile, invece, essere condannate per tradimento, visto che l’adulterio femminile cessa di essere reato solo nel 1968”. Il libro riferisce le tutele per le donne e le mamme lavoratrici, prive di qualsiasi aiuto fino al 1950: è di quell’anno la legge che vieta il licenziamento fino al primo anno del bambino e introduce il trattamento economico dopo il parto.
“Nel 1956 arriva la legge sulla parità retributiva tra uomo e donna, mentre nel 1963 si dichiarano nulle le cosiddette “clausole di nubilato” nei contratti di lavoro, che molte donne erano costrette a firmare, e si consente alle donne pieno accesso a tutte le professioni e gli impieghi pubblici. Importanti, in questa direzione, anche le leggi che istituiscono la scuola materna e gli asili nido comunali (1971)”.

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