RICORRENZE… NATI IL 29 OTTOBRE

Aurelio De Felice, Rino Gaetano, Fabiola Gianotti, Joseph Goebbels, Fausto Leali, Luciana Littizzetto, Mauro Moretti, Winona Ryder.
Morti: Georges Brassens, Frances Burnett, Jean Baptiste Le Rond, D’Alembert, Joseph Pulitzer.

 

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… VIVA LA BRUTTEZZA

«La bruttezza è attraente, la bruttezza è eccitante. Forse perché è più nuova. La ricerca della bruttezza per me è molto più interessante dell’idea borghese della bellezza. Perché? Perché la bruttezza è umana, riguarda il lato peggiore e sporco della gente» (Miuccia Prada)

 

 

OGGI VI DICO… VOTARE

“Un voto è un atto puramente religioso che non può essere preso in uno slancio di passione. Può essere preso solo da una mente purificata e composta e come Dio per testimone.” (Mahatma Gandhi)

“Le elezioni ci ricordano non solo i diritti, ma le responsabilità della cittadinanza in una democrazia.” (Robert Kennedy)

“Siamo sinceri. Delle due domande – chi dorme con chi, e chi vota per chi – la prima risulta spesso più interessante.” (Winston Churchill)

“La Rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello.” (Paolo Borsellino)

“Pina, stammi a sentire: se io sbaglio il voto questa volta va a finire che non mangiamo e non mangiate per una decina d’anni!” (Paolo Villaggio, Fantozzi)

UN SORRISO… CHURCHILL

Lady Astor finì il suo discorso a Westminster urlando a Churchill «Se io fossi sua moglie, le metterei del cianuro nel tè», e Churchill replicò: «E se io fossi suo marito, lo berrei».

 

 

 

ATTUALIZZANDO… UN ESAME SAREBBE IMPORTANTE

Un manager propone: necessario un esame prima di accordare il diritto di votare. Avevo chiesto ai miei lettori: é importante fare qualcosa, per migliorare l’attuale sistema di voto, secondo le regole della democrazia? Insomma: ci saranno motivi rilevanti, se più o meno la metà degli italiani non hanno più voglia di votare! Su questo argomento, ho ricevuto una lettera interessante di un manager che stimo molto, Valerio Fiorespino.

LA LETTERA

Forzando – per una volta – il suo abituale desiderio di riservatezza, la pubblico integralmente: “Quanto all’assai interessante tema che lanci oggi, ho una mia idea da un po’ di tempo. Ovviamente il discorso sarebbe lungo, ma te lo abbrevio al minimo.
L’idea è quella di un suffragio universale qualificato. In particolare qualificato dallo svolgimento e dal superamento di un piccolo esame che attesti almeno le conoscenze di base sul funzionamento delle istituzioni e delle regole fondamentali della democrazia.
Senza quello, niente voto. Sei libero di sostenere o meno l’esamino, ma se non lo fai il giorno della elezioni puoi andare serenamente al mare senza sentirti in colpa…Elitario? Antidemocratico? E perché mai… Non studiamo forse tutti per la patente di guida?
Perché no per l’esercizio di un diritto così importante come il voto? Perché, se siamo disponibili a sacrificare il nostro tempo per essere legittimati a imbottigliarci nel traffico, non dovremmo essere chiamati a farlo anche per votare? Provocazione? Forse sì, forse no…”.

LA MIA IDEA, VOTA CHI HA LETTO ALMENO UN LIBRO

Rispondo: molto interessante! E aggiungo che una drastica riforma elettorale come questa, o simile a questa, non si farà mai. Una certa ottusa retorica e l’inerte istinto di conservazione prevalgono, quasi sempre. Ma l’esigenza di aggiustamenti resta. In una nota precedente ho proposto di ammettere al voto solo coloro che dimostrino di aver letto almeno un libro. Sono gradite altre opinioni.

 

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