RICORRENZE… NATI IL 25 OTTOBRE

Georges Bizet, Primo Carnera, don Carlo Gnocchi, Pablo Picasso, Johann Strauss.
MORTI: Abebe Bikila, Geoffrey Chaucer, Bobby Riggs.

 

 

 

 

UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… DUDÙ

Dudù dorme nel letto con Berlusconi, si sveglia e fa colazione con lui. Pare che abbai solo all’ex deputato di Forza Italia Daniele Capezzone. (Corriere della sera).

 

 

 

 

UN SORRISO…NON IMPORTA, PERÒ…

“Non importa se vinci o se perdi, fino a che non perdi” (John McEnroe)

 

 

 

 

OGGI VI DICO CHE… A CERTA ETA’

“Quando inizi a rimettere i colori nei tubetti, gli strumenti musicali nelle custodie, gli orizzonti sotto il ripiano della finestra. Deve essere così che comincia la vecchiaia.”
(Fabrizio Caramagna)

“Con la vecchiaia è come con la morte. Alcuni le affrontano con indifferenza non perché abbiano più coraggio degli altri, ma perché hanno meno immaginazione.”
(Marcel Proust)

“Non diventerò vecchio: io sono come una stella cadente.” (Jim Morrison)

“La mia vecchiaia avrà inizio quando smetterò di indignarmi.” (André Gide)

“Non si è mai troppo vecchi finché si desidera sedurre e, soprattutto, finché si desidera essere sedotti.” (Charles Pierre Baudelaire)

ATTUALIZZANDO… CI TOLGONO IL VOTO?

Toglieremo il voto, caro Beppe Grillo, anche a quei quattro super ottuagenari? Penso che la sciocchezza di Beppe Grillo – vietare il voto alle persone anziane – non avrà alcun seguito.
Molti pensano che sia stata una battuta da attor comico: il problema è che Grillo però, ex comico, é ormai un personaggio politico, spesso apprezzabile, e comunque, altrettanto spesso, non è facile distinguere quando parla da guitto e quando da politico.

QUAL È IL PROBLEMA DI FONDO

Anche questo enigma fa parte della sua originalità e delle sue paradossali contraddizioni: se la sua proposta si realizzasse, il primo a non avere la facoltà di votare sarebbe lui. Mi sembra comunque una battuta già liquidata a furor di buon senso. Un problema di fondo tuttavia esiste: si dice spesso – ed è vero – che la democrazia è piena di lacune, ma è la formula “meno peggiore” che si possa praticare.

 

 

DIAMO IL VOTO A CHI LEGGE UN LIBRO!

Grillo a parte, obiezioni e proposte sono numerose. Dare il voto solo ai laureati? Estenderlo ai sedicenni? O solo a chi abbia compiuto trent’anni? O a chi paga almeno un tot di tasse? E così via.
Da parte mia, trovo ingiusto che il voto di un professionista possa valere quanto quello di un disperato clochard (ammesso che voti) o di un pecoraio delle mie amate Calabrie. Però mia moglie mi rintuzza dicendo – e temo che abbia ragione – che i clochard e i pecorai conoscono la vita meglio di noi. E allora? La ricetta giusta non si trova. Fantasticherie, moltissime. La mia ultima è questa: dare il voto solo a coloro che dimostrino di aver letto un libro e, a modo loro, lo recensiscano. Almeno si alzerebbe il livello culturale del nostro (ignorante?) Paese. Mah! Boh!

E QUEI QUATTRO SUPER OTTUAGENARI?

Datemi le vostre proposte, sono curioso.
Quanto agli anziani, ci sono ben quattro ultra ottantenni che dominano oggi la scena finanziaria ed economica: l’eterno Berlusconi, Carlo De Benedetti con la sua voglia di rivincita, Leonardo Del Vecchio e Luciano Benetton. Togliamo il voto anche a loro?

cesare@lamescolanza.com