OGGI VI DICO CHE…

…”Per continuare a sognare le donne che abbiamo amato non bisogna più rivederle”. (Roberto Gervaso)

AMARCORD. GIANNI AGNELLI VS COSSIGA. INGRATITUDINE E PERFIDIE

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Nel suo libro intervista a Geronzi (“Confiteor”,  editore Feltrinelli),  Massimo Mucchetti ricorda un episodio interessante. …”Fui officiato da Maranghi per fare il presidente di Mediobanca”,  ricorda Cossiga. Lusingato, scrive Mucchetti, Cossiga accertò se un senatore a vita di diritto, quale lui era in quanto ex presidente della Repubblica, potesse mai accettare. Verifica positiva… Mucchetti: “Ma Giovanni Agnelli si oppose e Antonio Fazio sconsigliò l’amico presidente. Al primo Cossiga non la perdonò. E, con sarda perfidia, attribuì quel veto di Agnelli a un ellittico dovere di gratitudine: – Non può perdonarmi di averlo fatto senatore a vita… Dandogli quel riconoscimento gli ho fatto scoprire che non poteva avere tutto per esclusivo titolo personale o ereditario. L’ho reso consapevole che era potente, ma non potentissimo”. Geronzi aggiunge che anche lui, molto amico di Cossiga, era contrario: perchè chi ha presieduto la Repubblica non può presiedere altro di importante. Analoghe le posizioni di Fazio e di Ciampi.

MONTI, SENATORE A VITA. UNA DOMANDA SCOMODA DI PADELLARO

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Adoro “La 7” e al mattino vedo spesso i suoi programmi. Oggi però sono rimasto un po’ deluso: troppo algido il talk con Mario Monti, e mi sono già espresso con un tweet, apprezzando Antonio Padellaro, direttore de “Il Fatto”, che invece ha rivolto al premier una domanda assai scomoda: per la nomina a senatore a vita fu Napolitano a prendere l’iniziativa o fu lei a chiederla?. Monti sarà anche un tecnico, ma ormai ha acquisito qualità dialettiche e politiche degne del sublime Andreotti. E ha così graziosamente risposto: Impensabile! Pensare che sia stato Monti a chiedere la nomina a Napolitano, sarebbe offensivo non solo per lui, ma soprattutto per Napolitano… – Mi permetto di aggiungere: i giornalisti raramente fanno domande appuntite, quando le fanno si sentono rispondere con stile vellutato che la domanda suona offensiva!

Salvo insulti e insinuazioni, in un vero giornalismo ogni domanda, che nasca da onesta curiosità, è lecita. Crede Monti che la maggior parte degli italiani possa pensare, senza perplessità, a questo improvviso exploit di Napolitano? Un giorno nomina Monti senatore a vita, il giorno dopo lo incarica di fare il presidente del governo!? Ho molta stima per Monti, moltissima per Napolitano e – senza aggettivi, siamo giornalisti tutti e due – per Padellaro. Che ha fatto benissimo a fare, faccia a faccia, quella domanda. Quindi, ripropongo: ricostruire esattamente come andarono le cose per quella doppia e atipica nomina, sarebbe un exploit giornalistico di grande caratura, e bene ha fatto Padellaro a porre la domanda. Un exploit giornalistico e non solo, anche argomento interessante per la campagna elettorale, al posto di tante sciocchezze che si sentono, senza nè capo nè coda.

COMUNICATORI. CLASSIFICHE WORK IN PROGRESS… 

E UNA CONTESTAZIONE A COSTA CROCIERE

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Chi sono i dieci comunicatori più apprezzati oggi in Italia? Abbiamo chiesto, per una valutazione oggettiva, a tutti gli addetti stampa, relazioni esterne e istituzionali, ecc., di segnalarci preferenze e giudizi. In settimana daremo la classifica, stop ai voti mercoledì, ok? Oggi pubblico due lettere: la prima è firmata e contesta Costa Crociere: “Gent.ma Redazione, nel complimentarmi per il Vostro lavoro e per le classifiche che avete realizzato, Vi scrivo per avere un’informazione in merito al criterio di valutazione. Tutto nasce dalle innumerevoli richieste di intervista che ho fatto alla società Costa Crociere. Sono un giornalista freelance e collaboro con una serie di redazioni on-line focalizzando il mio lavoro sugli aspetti economici e nell’anniversario della triste vicenda della Costa Concordia ho più e più volte cercato di entrare in contatto per qualche domanda (anche scritta e concordata) con la società Costa Crociere; l’obiettivo dichiarato è fare il punto con loro, prettamente economico, sul business delle crociere ad un anno dalla tragedia. Nessuno ha mai sentito l’esigenza non solo di declinare la richiesta, ma anche semplicemente rispondere alle mie email. Poiché ho notato che la dott.ssa Fabrizia Greppi gode di una sufficienza in termini di comunicazione, vorrei conoscere il vostro autorevole criterio di valutazione. In sostanza un professionista per migliorare la propria performance su quali parametri deve lavorare? Certi di un cortese riscontro Vi ringrazio anticipatamente per la risposta. Con l’occasione Vi auguro buon lavoro.  Damiano Cori.”

     Rispondo: dura è la vita del free lance, non è carino ma è comprensibile che i comunicatori diano la precedenza a chi rappresenta una testata. Però, mi piacerebbe conoscere, per completezza d’informazione, anche la risposta della signora Fabrizia Greppi.

La seconda lettera è anche firmata, ma siamo pregati di non rivelare l’identità (come quasi tutti coloro che ci hanno scritto. “Buongiorno Cesare, Il miglior comunicatore in Italia è senza dubbio SALVATORE RICCO (maiuscolo nell’originale, ndr), direttore comunicazione del gruppo CIR. VOTO 10 e lode!! (idem, ndr). Serio, scrupoloso, preparato, Ricco è un professionista giovane e brillante, perfetto per un lavoro fatto di relazioni. È un’ottima penna, al passo con i new media, curioso, capace di guardare sempre oltre. Ricco avrebbe ottime chance di vincere se il sondaggio fosse aperto solo ai giudizi dei giornalisti (magari potrebbe funzionare così il tuo prossimo sondaggio). Buon lavoro e che vinca il migliore. – Lettera firmata.”

     Rispondo: complimenti a Ricco – che non conosco personalmente – sia se l’entusiasmo arriva dalle sue file, sia se arriva dall’esterno, rispetto a Cir.

PAROLE, PAROLE/SPIEGHIAMO I NEOLOGISMI

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Work in progress (spesso con l’acronimo W.I.P.) è un termine derivante dall’inglese che tradotto significa letteralmente “lavoro in corso”. Dunque, per estensione, lavoro, opera in fase di elaborazione.

ASCOLTI TV/VINCE “LA VITA È BELLA” CON 7.293.000 E IL 27,22%. BENE “LE IENE”, MALE CANALE CINQUE E RAITRE. IL CASO CORONA INVADE I CONTENITORI DEL POMERIGGIO DOMENICALE

Vince la serata il film tre volte premio Oscar “La vita è bella” con 7.293.000 telespettatori e il 27,22%. A seguire “Le iene show” con il 13,02%. Male “Centovetrine” con il 10,26% e “Presadiretta”, dedicato al caso Ilva, con il 4,63%. Nel pomeriggio domenicale il “Caso Corona” ha invaso tutti i programmi del pomeriggio: “L’arena” ha ottenuto 21,39% nella prima parte con l’intervista a Luciana Littizzetto, 17,33% nella seconda e nella terza il 14,90%. “Domenica Live” ha registrato il 10,77% nella prima parte, il 11,57% nella seconda e nella terza il 15,33%. “Quelli che…” è stato seguito dall’ 8,30%. IlTg1 è il telegiornale più seguito con il 23,22%, il Tg5 ottiene il 20,67%, mentre il TgLa7 il 6,55%.

 

UNA FOTO AL GIORNO

di Maria Antonietta Serra

S’AVVITA

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28/01/13

 

cesare@lamescolanza.com