“Il fatto che la principessa riesca a sentire il pisello sotto ben sette materassi è conseguenza di una sua particolare sensibilità , o ha un fidanzato molto dotato?”, “Le donne che baciano i rospi si aspettano veramente che quelli diventino principi, oppure sono zoofile a cui piacciono proprio i rospi?”, “Cappuccetto rosso è una bambina oppure un profilattico di estrema sinistra?” (Giobbe Covatta, “Dai retta a un cretino”, Zelig editore, 2004).
ATTUALIZZANDO…DALLA POLITICA OGNI GIORNO UNA FIABA (TRISTE)
Ogni giorno la politica ci infligge novità spiacevoli. Vi ho già dato qualche volta un saggio, a me pare, consiglio: fino a quando le cose non cambieranno, cercate di sdrammatizzare, assorbendo tutto con un po’ di umorismo. Si dice spesso che non si sa se piangere o se ridere. Sbagliato! Se il teatrino è comico, perché piangere anziché ridere? Anche se non ne possediamo il talento, proviamo a fare come Giobbe Covatta: di fronte alle favole che ci vengono raccontate con ineguagliabile faccia tosta, proviamo a chiederci quale possa essere – dietro la falsità della fiaba – la realtà tanto nascosta quanto palese. Il dubbio ci salverà, una risata li seppellirà.
NOVE BUONI MOTIVI PER CEDERE A UNA DEPRESSIONE GALOPPANTE
Eppure, nonostante il precedente invito all’umorismo, è difficile frenare la depressione. Forse perché è vero che mi considero un discreto cazzaro, obbligato a cazzeggiare per sopravvivere, ma in realtà sono un cupo pessimista globale. Come faccio a non deprimermi oggi, se: 1. Saccomanni, uno che non capisce un ciufolo di politica ma è stimato per l’attenzione ai numeri e ai bilanci, viene contraddetto non solo dall’Istat, ma anche dai nostri padroni in Europa, sullo stato della finanza italiana? se: 2. Alesina e Giavazzi, nell’editoriale come al solito di gran qualità per il Corriere della Sera scrivono anch’essi (come un Galli della Loggia, un Panebianco qualsiasi) in maniera alluvionale, costringendoci a inseguire il loro pensiero nelle pagine interne? (Bastavano due righe: per abbattere il deficit ligure, o si vara una sostanziosa tassa patrimoniale, o si vendono le partecipazioni pubbliche: i due optano per la seconda ipotesi). se: 3 Carlo Rossella continua a scrivere minchiate sul Foglio, tratte dalla cosiddetta “alta società”, di cui è testimone imperterrito? se: 4. la Roma non ha vinto a Torino solo perché non le hanno dato un rigore inequivocabile? se: 5. Almeno cento funzionari burocrati (quelli che rallentano e disfano le poche iniziative buone del governo) guadagnano più del governo? se: 6. Galliani, che ha vinto col Milan decine di trofei, viene bistrattato da Barbara, figlia di…? se. 7. la Carige (Cassa di Risparmio di Genova) è “maxisequestrata” dalla Finanza, come largamente previsto, e questo è giusto e inevitabile, ma intanto niente si fa o niente si tenta di fare per raddrizzarla e condurla in salvo? se: 8. scopro, leggendo una biografia di Nannarella, che di notte, durante la guerra, Micia, il pastore tedesco di Anna Magnani, aggredì ignobilmente Totò? se: 9. Bush, dopo ciò che ha fatto alla Casa Bianca, adesso se la prende pure con l’arte e si inventa pittore?
FINMECCANICA. DE GENNARO E PANSA VERSO LA RICONFERMA
Gianni De Gennaro, presidente, e Alessandro Pansa, amministratore delegato, erano stati nominati pochi mesi ai vertici di Finmeccanica. E la scadenza è prevista per l’anno prossimo. Ci si chiedeva se i due sarebbero riusciti ad andare d’accordo, per assicurare stabilità all’azienda, di importante rilevanza strategica, dopo le burrascose vicende legate alla fine dell’impero di Guarguaglini e al successivo incarico affidato a Orsi. La risposta è positiva: i due, a parte le personalità in sintonia, sono ben coscienti dell’indispensabilità di dare serenità, in buon affiatamento, alla Finmeccanica.
Ecco le “pagelle” della nostra rivista “L’Attimo Fuggente” (per gli aggiornamenti quotidiani, cliccare…http://www.lamescolanza.com/Attimo/pagelle=0311.htm )
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BARCA DIXIT. ECCO PERCHE’ NON CAMBIAMO
Altro che il Gattopardo! L’illustre esponente del Pd, Fabrizio Barca, dice che la società italiana non cambia perché dovunque (nella politica, nella burocrazia, nell’economia, nei giornali, insomma dovunque) c’è gente che non vuole cambiare. Aggiungo: in buona fede e forse no, i conservatori più temibili sono quelli che si danno un vestito e un linguaggio da innovatori.
05 -11- 13