Alain Fournier, Stefano De Martino, Eleonora Duse, Zlatan Ibrahimović, Rosario Livatino, Maurizio Lupi, Sandro Mazzinghi, Clive Owen, Carmen Russo, Gore Vidal.
Morti: San Francesco d’Assisi.
UNA INDISCREZIONE AL GIORNO…
A chiusura del calciomercato italiano, risulta che la Serie A ha investito 1.200 milioni di euro, record storico. Nel 2018 – nonostante l’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus per 112 milioni – si erano spesi 1.120 milioni. Cinque anni fa la spesa complessiva non sfiorava nemmeno i 400 milioni [Passerini, CdS].
OGGI VI DICO CHE… IL DERBY
“Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio!” (Winston Churchill)
“Ci sono nel calcio dei momenti che sono esclusivamente poetici: si tratta dei momenti del «goal». Ogni goal è sempre un’invenzione, è sempre una sovversione del codice: ogni goal è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola poetica.” (Pier Paolo Pasolini)
“I derby che ricordiamo si immergevano nell’odore di caldarroste, di un autunno che volgeva all’inverno, o magari, al ritorno, avevano il sapore dei primi gelati, della primavera che si affacciava. Un derby così però non c’era mai stato: le corse ai traghetti, il clacson per liberarsi in autostrada, il ritardo del volo che fa paura, qualcuno ci segue ancora dalle vacanze, il sole sulla pelle. Sapore di mare, sapore di sale, il nuovo gusto del derby.” (Fabio Caressa)
“Se stessi con un vestito bianco a un matrimonio e arrivasse un pallone infangato, lo stopperei di petto senza pensarci.” (Maradona)
“Quando una donna ti fa cambiare vita è roba da ridere, ma quando ti fa cambiare la squadra di calcio del cuore, la situazione è seria.” (Stefano Benni, “Margherita dolcevita”)
LA RISATA…MA CHE FREDDO FA
Paesaggio invernale, neve alta. C’è un’oca che dice al cane: «Fa un freddo cane!». Il cane replica: «Hai ragione, ho la pelle d’oca» [Siepi, ItaliaOggi]
ATTUALIZZANDO… INTER-JUVE, DERBY D’ITALIA
Inter–Juventus non è decisiva, ma le suggestioni sono fortissime. È una partita attesissima, però non sarà decisiva. È l’enfasi che tanto ci piace, la retorica del calcio, l’eterna morbositá (fin dai tempi dei gladiatori al Colosseo) che sono alla radice. Ma ci saranno altre 31 partite da giocare ovvero 93 punti in ballo. Cioè, opportunità illimitate per ribaltare la classifica. Tuttavia l’interesse per Inter-Juve, il derby d’Italia, è legato a fortissime suggestioni.
CONTE E SARRI, CHI RISCHIA DI PIÙ
Se vince Antonio Conte, che finora in serie A ne ha vinto sei di fila, il coro (frettoloso) degli entusiasti sarà inarrestabile: si dirà che niente potrà più fermare i nerazzurri.
Se invece vince Maurizio Sarri, si dirà che l’Inter al primo scontro delicato e difficile avrà mostrato i suoi limiti.
Su previsioni e commenti incidono i risultati in Champions League. La Juve ha vinto con disinvoltura, 3-0, contro i tedeschi, molto difficili, del Bayern. L’Inter ha dominato largamente ed è stata beffata negli ultimi minuti, dopo aver giocato una gara pressoché perfetta. Sarà interessante vedere la reazione dei nerazzurri!
PROBABILE PAREGGIO SE LA SFIDA NON SI ACCENDE NEI PRIMI MINUTI
Non mi sottraggo infine al piacere e dovere di espormi a previsioni drastiche e a opinioni schiette. Penso che se la partita si accenderà subito (diciamo un gol nel primo quarto d’ora) probabilmente assisteremo a una gara emozionante, spettacolare. E vincerà la squadra in forma migliore, che al momento é l’Inter.
Se invece – come presumo – l’avvio sarà tattico, prudente, scommetterei su un pareggio, o comunque su una sfida equilibrata, risolta dalla casualità di un episodio.
Mi auguro che arbitro e moviola non ci rovinino la festa.
LA SFIDA TRA RONALDO E LUKAKU? SCELGO CRISTIANO TUTTA LA VITA
Altro fattore di enorme interesse é il duello tra Cristiano Ronaldo e Romelu Lukaku. L’interista è un buon campione, che si è presentato benissimo: lo definirei però “un grande giocatore normale”. Ronaldo è di statura superiore, un fuoriclasse già da tempo nella storia leggendaria del calcio. Voto senza esitazioni per lui, ma Totò direbbe che è la somma, cioè la squadra in questo caso, che fa il totale.