Marco Abbondanza, J.J. Abrams, Isabelle Adjani, Giorgio Almirante, Alberto Bevilacqua, Gabriella Dorio, Cino Tortorella.
Morti il 27 giugno: Paolo Limiti, Bud Spencer, Giorgio Vasari.
UNA INDISCREZIONE AL GIORNO… CINQUESTELLE, GENOVA E AUTOSTRADE
I 5Stelle hanno ritirato il divieto verso Atlantia per l’eventuale ingresso in Alitalia, a fianco di Ferrovie. Ma, dopo il disastro del ponte di Genova, mantengono invece lo stop ad Autostrade, con la revoca della concessione, prevista da un precedente contratto, con altro governo. Per quanto appaia popolare elettoralmente il persistente rifiuto, oggi, a me sembra privo di razionalità e buon senso. Per tre – almeno tre – motivi inoppugnabili.
Il primo: le procedure prevedono una formale contestazione da parte del Ministero competente (verso le quali, ovviamente, Autostrade potrebbe appellarsi). L’iter sarebbe lungo. E tuttavia, dopo più di dieci mesi dalla catastrofe, la contestazione formale non c’è stata. Incredibile forse, ma così è.
Il secondo motivo: a quanto mi risulta, all’interno della stessa commissione ministeriale esistono forti dubbi e scetticismo sul buon esito dell’eventuale contestazione (e forse per questa ragione non è mai stata compilata).
Terzo motivo: sulle responsabilità della catastrofe è in corso un’indagine giudiziaria, complessa, ben lontana dalla conclusione. Come si può dunque mantenere il rifiuto ad Autostrade, senza le contestazioni previste dalla legge, per di più in presenza di forti dubbi all’interno del Ministero, e per di più quando l’indagine giudiziaria non è conclusa?
Il rischio è che un eventuale (probabile, forse inevitabile) risarcimento ad Autostrade – se la revoca sarà confermata – polverizzerebbe una montagna di denaro pubblico. Intendiamoci bene: io sono dalla parte di Genova e delle vittime, sempre. Ma con giudizio! E questa riflessione non é né a favore di Autostrade, né gli è ostile: parte, semplicemente, dall’analisi della realtà.
Per aiutare Genova la prima cosa concreta da fare é la ricostruzione in tempi brevi del ponte, insieme con sostegni reali e solidarietà alle famiglie delle vittime. Ma questo, al di là delle chiacchiere più volte sbandierate, non sta affatto avvenendo.
OGGI VI DICO CHE… IL BUON SENSO
“Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune” (Alessandro Manzoni)
“Noi abbiamo più buon senso quando le cose vanno male: quando vanno a gonfie vele, ci tolgono la capacità d’intendere” (Lucio Anneo Seneca)
“Il buon senso è la collezione di pregiudizi acquisiti a partire dai diciotto anni” (Albert Einstein)
ATTUALIZZANDO… RITORNO A COSENZA
Tornare nella propria città di origine è sempre, e per tutti, una forte emozione. Sono stato a Cosenza qualche giorno fa, per una breve conferenza su Oriana Fallaci, e subito amici e lettori mi hanno chiesto qualche approfondimento. Rispondo con piacere e ricordo la mia doppia identità: sono nato a Cosenza, ma ho vissuto gran parte della mia vita a Genova; quindi, polentone in Calabria e terrone in Liguria. Trascrivo i miei appunti… Rivedendo Cosenza sono rimasto a bocca aperta. Antonella Dodaro, un’amica imprenditrice di lodevoli qualità, mi ha invitato a cena in un ristorante (“87100”, il codice di Cs), di livello europeo, dove ho scoperto un eccellente vino cosentino. Il “Magliocco in purezza”. All’uscita, poi, mi sembrava di essere a Barcellona o Nizza o Parigi; movida fino alle ore piccole, il sindaco lungimirante vuole imporre isole pedonali dovunque. Il portiere dell’albergo abita a Castiglione, dove vivevano i miei nonni in una povera casetta con un mio zio, Antonio Lanza, che diventò arcivescovo a Reggio Calabria e morì a 45 anni: una statua lo ricorda in Duomo.
Voglia di Sila, di funghi, di fresine e di nduja, del pane di Tessano, il latte di mandorla di San Lucido; desiderio di quel mare ch’era vergine, intatto e bellissimo ai miei tempi! Di Paterno e della villa dei miei nonni, di Via Rivocati dove nacqui, dei bassi e dei giardini della città vecchia e del liceo Telesio dove il preside – già facevo il giornalista… – mi aveva autorizzato a entrare e uscire quando volessi. E il calore degli affetti dei parenti, Lello sempre positivo e il fratello Walter, Lucia grande avvocato e raffinata cuoca (meravigliosi i suoi cullurielli) col nipotino Marco, genietto all’esame di terza media con tutti 10… Che altro? Un pensiero nel cuore: finire i miei giorni qui.