È chiaro che Bergoglio, anche se si sveglia tutti i giorni alle 4.45 del mattino, non può scrivere tutto di suo pugno. Perciò, dopo le prime settimane di assestamento, si è formato intorno a lui un piccolo ma agguerrito think tank molto prezioso per predisporre non solo i testi ufficiali ma anche i «canovacci» per gli interventi a braccio, tranne le omelie del mattino a Santa Marta che sono interamente «farina del sacco» del Papa. Bergoglio ha pescato i suoi ghostwriter un po’ dappertutto, anche al di fuori dei canali ufficiali della Curia. L’unica cosa che chiede loro è riservatezza assoluta e capacità di entrare in sintonia con la sua sensibilità di pastore «venuto dalla fine del mondo».” (Panorama, Ignazio Ingrao, 30 ottobre 2013)
ATTUALIZZANDO… FRANCESCO, LE SVELO I MIEI ULTIMI SOGNI
Per la verità, Santità, non svelo i miei sogni solo a Lei, ma a tutti quelli, forse non sono molti ma moltissimi sono affezionati, che mi leggono qui. Non è, mi creda, uno sgarbo, è solo un mio peccatuccio, l’esibizionismo di alcune cose che mi riguardano. Mi assolve? Così vado avanti. A tredici anni, come tutti gli adolescenti, sognavo di fare l’amore con le star del momento (prime tra tutte, Brigitte Bardot ed Eleonora Rossi Drago) e di segnare goal come Nordhal del Milan o anche come lo sconosciuto, ma genoano, Frizzi. Via via, mi addormentavo con il pensiero di colpi fortunati alla roulette e a chemin de fer, poi ci fu il momento dei miei primi figli, poi l’estasi per le piante e nel mirino dei sogni c’era una mia stupenda magnolia, poi le donne secondo l’infatuazione del momento… Non voglio eccedere, aggiungo tanti brani di film o di canzoni o di letture… E poi ancora, dannazione, il rimorso delle poche cose brutte di cui mi vergogno un po’. Infine – siamo agli attuali 70 anni – inseguo la serenità, concentrandomi sulle persone che riescono a trasmettermi un po’ di luce. L’ultimo sogno? Santità, non ho né fondato La Repubblica né posseggo l’ego del suo neoammiratore Scalfari, non sogno dunque che Lei legga qualche mia riga e mi telefoni. Le ho già scritto però, indirizzando a Santa Marta che forse è più espugnabile delle guarnigioni del Vaticano, e temo per Lei che scriverò ancora. Suggestionato dalle
informazioni pubblicate dall’ottimo Ingrao su Panorama, citato qui sopra, il sogno è di essere invitato a scrivere per Lei, come ghostwriter, su qualche argomento popolaresco e pop. Non scrivo neanche che mi sto avvicinando alla fede, sarebbe volgare e poi Lei ha detto a Scalfari che non vuole convertirlo, figuriamoci se può avere tempo per me. Mi faccia scrivere qualcosina, Santità! O devo morire anche con questo desiderio inevaso? Se non è l’unico, sicuramente è il principale tra quelli spirituali.
LE MIGLIORI BATTUTE DEL GIORNO DI GIANNELLI, NATANGELO, JENA, POLITO, LANGONE
Qui sopra le vignette di Giannelli – Corriere della Sera – e di Natangelo – dal sito de Il Fatto Quotidiano. Poi: Jena, La Stampa: “Qualcuno si ricorda la furia della sinistra contro Craxi che sosteneva il voto palese?”/Antonio Polito, Corriere della Sera: “Non è affatto detto che il voto segreto sarebbe convenuto a Berlusconi”/ Camillo Langone, Il Foglio: “Parafrasando Longanesi: milioni di persone che festeggiano Halloween oltre a essere quello che, purtroppo per loro, sono singolarmente, collettivamente sono, purtroppo per noi, una forza storica”.
DEPRESSIONE ASSOLUTA. SCALFARI, INTERCETTAZIONI, NON-SENSO
Altre volte vi ho confidato la mia depressione assoluta, non leggibile da chi si diverte per il modo cazzaro con cui parlo e scrivo. Ma adesso sono arrivato al limite: mi sono sorpreso ad osservare una vetrina che esibiva una bellissima corda, pensando naturalmente alla difficoltà di fare uno nodo scorsoio. Mah! Sono al limite perché meditavo di scrivere uno pamphlettino, un’inezia, uno sbadiglio, un niente, sul mio non senso della vita. Ed ecco che Scalfari (risparmiatemi, so da solo che sta diventando un pensiero ossessivo per me) dopo avermi fregato il Papa, mi asfalta anche su questo tema eterno. Lasciate che lo sfotta almeno un po’: il suo ultimo libro, sussiegosamente, si intitola “L’amore, la sfida, il destino”. E il sottotitolo è ancora più presuntuoso: “Le domande di un laico, alla ricerca del senso della vita.” Lo leggerò, ma non voglio buttare neanche un euro (basterebbe aspettare qualche anno e lo troverei ai mercatini) e quindi chiederò a Einaudi di mandarmelo per recensione. Scalfari, per fortuna, non aggiunge, almeno in copertina, come invece ha fatto nei dialoghi con il Papa, che lui orgogliosamente non cerca la fede (vogliamo scommettere che anche lui chiamerà il prete, quando il respiro starà per interrompersi? e volete scommettere che ho paura paurissima di farlo anch’io, quando sarà il momento, mi auguro ben prima di Scalfarone, in modo da evitarmi altre irritazioni?). In assoluta modestia, vi dico che il titolo del mio pamphlettino, se mai lo scriverò, sarà assai più semplice: “Siamo tutti vermetti”, citazione tratta da un indimenticabile film di Woody Allen. Traduzione per i più duri di comprendonio: tra dieci o venti o trenta o cent’anni, saremo tutti vermetti, e al mondo che gliene importerà di noi? Forse a qualcuno importerà di Bergoglio, forse, in tal caso, quel qualcuno perdonerà a Francesco di aver preso un po’ del suo tempo con il Fondatore.
DOMANDE SCOMODE: IL RECORD DELLA ROMA
A mio oggettivo, non da tifoso, parere, la Roma ha già conquistato il record assoluto delle
vittorie consecutive – 9 – ad inizio campionato. Si scrive e si dice che ha raggiunto questo traguardo, però condividendolo, con la Juventus, e che stasera – contro il Chievo – insegue la decima vittoria, per poter avere il riconoscimento di un record esclusivo. Per me, non è così. Le nove vittorie consecutive della Juventus, allenata da Capello, appartengono a un campionato, in cui la Vecchia vinse lo scudetto, ma poi lo scudetto le fu tolto per l’accusa che alcune partite fossero state manipolate a suo favore dagli arbitri. Solo per logica, senza anti-juventinità (stimo Capello, mi considero tuttora amico di Giraudo, riconosco le qualità di Moggi), se lo scudetto è stato tolto per il sospetto di partite combinate, anche quel record non dovrebbe essere valido perché quelle nove vittorie potrebbero essere sospettabili. Premesso questo, forza Roma e spiacente per il Chievo: probabile che la performance romanista vada avanti.
31 -10- 13
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