OGGI VI DICO CHE…

“Uh, ne ho di lamentele! Conservo odi di cui neppure conoscevo l’esistenza!… Non faccio altro che lamentarmi, l’avversione è troppo profonda, sto cominciando a chiedermi se la misura non sia colma… E’ possibile che abbia veramente detestato la mia fanciullezza e provato tanto livore nei confronti dei miei poveri genitori quanto sembro provarne adesso, mentre mi guardo indietro avvantaggiato da ciò che sono e non sono?” (Philiph Rot, “Lamento di Portnoy”, Mondadori, 1993).

 

ATTUALIZZANDO…

bacio Berlusconi-Merkel

Premetto che io non provo odio per nessuno, e neanche rancore. Al massimo, disprezzo per due o tre persone che mi hanno carognescamente fatto del male. La mia superbia mi impedisce di regalare a chiunque un sentimento tanto complesso e profondo come l’odio. Però, da giornalista curioso, mi piacerebbe indagare sulla capacità e sulla qualità di odio di tanti nostri personaggi pubblici: non tanto su quelli che si accapigliano in televisione, con finte esagerazioni dialettiche, quanto su quelli che si lisciano, si abbracciano, si baciano, si rivolgono parole complimentose e sdolcinate, dichiarano lealtà suprema…. mentre gli occhi torvi e sfuggenti rivelano che stanno provando l’impulso di uccidere, alla prima occasione, il loro interlocutore….

 

TUONI, LAMPI E FULMINI NEL WEEK END

Sergio Marchionne Matteo Renzi Marco Travaglio

IL SEGRETO DI MARCHIONNE. “I nostri progetti sull’Alfa sono top secret”. Si è saputo che in Europa sono state vendute 5.902 Alfa, un decimo di Audi. (Grantorino libri, Italia Oggi). RENZI, TAEDIUM VITAE? “Se Matteo è così stufo, può lasciare il partito” (Luigi Zanda, Il Messaggero). PICASSO IN FUMO. “Ha bruciato i capolavori di Picasso, Monet, Matisse e Gauguin rubati a Rotterdam nel 2012. Lo ha fatto per distruggere le prove del furto del figlio.” (Il Messaggero). Auspico ogni attenuante per il ladro, che almeno ha dimostrato un apprezzabile senso artistico. Ogni aggravante per la madre, responsabile ignorante di un delitto contro l’umanità. IL PESSIMISMO DI TRAVAGLIO. “Non sarebbe la prima né l’ultima volta che un ministro incapace (le dimissioni auspicate di Alfano, ndr) viene sostituito, di solito da un altro incapace.” (Il Fatto). LA MISURA DI AINIS. Evviva Michele Ainis, che apre e chiude in prima pagina il suo editoriale, con il suo abituale senso della misura, senza costringere i lettori a perdersi nel consueto “continua a pagina…): alla faccia degli incontinenti Ernesto Galli della Loggia e Angelo Panebianco! (Il Corriere della sera).

 

LA TENTAZIONE DI FRECCERO

Carlo Freccero

Carlo Freccero, genio della tivù, andrà in pensione il 5 agosto. Ha espresso la voglia di misurarsi in politica, non solo come spin doctor, ma in prima fila… Adoro Freccero e dico: Carlo non farlo! La politica vera l’hai già fatta, come maestro di televisione e comunicazione, e potrai continuare a farla, con godimento di chi ti segue: senza cadere nella palude distruttiva, che ti frenerebbe, ostacolerebbe e censurerebbe assai più, e assai più amaramente, di quanto non abbiano fatto i proprietari veri e occulti delle televisioni.

 

ALTA E BASSA SOCIETA’. GLI AGGETTIVI DI CARLO ROSSELLA

“I comandanti di tutti i grandi yacht hanno in agenda il numero del Bridge, il sushi bar sul porto di Panarea, il più ricercato del Mediterraneo. Formidabile il cuoco venuto dal Giappone. Coinvolgenti i sorrisi e i cocktail caraibici della bellissima Angela, l’amabile proprietaria napoletana.” (Carlo Rossella, “Alta società”, Il Foglio). Sticazzi! Ricercato? Formidabile? Coinvolgenti? Amabile? E’ un po’ di tempo che non passo da Vanni, a Roma, in via Montezebio. E’ sempre “ricercato” il mix nazionalpopolare di qualche volto famoso, a fatica individuabile nella marea degli sfigati e frettolosi consumatori, assediati dalla pressione continua dei venditori di calze e patacche varie. “Formidabile” il chiacchiericcio, bene informato e no. “Coinvolgenti” la pizza, ben fatta, e una birretta gelata. “Amabile” anche Anna, che tiene d’occhio tutto, con tolleranza sei. Oh Carlo, ma ci sei stato davvero al Bridge di Panarea? Perché non ti fai vedere da Vanni e non ce le racconti a voce quattro minchiate, invece di rubare spazio ai mitici foglianti?

 

 

19-07-2013

cesare@lamescolanza.com

 

 

 

*ELOGIO DEL GIOCO D’AZZARDO

Diego Gabutti su “Sette” e Luca Bagatin sul suo blog http://lucabagatin.ilcannocchiale.it  hanno dedicato al mio pamphlet “Elogio del gioco d’azzardo” due recensioni molto interessanti: potete leggerle, qualora lo vogliate, su www.lamescolanza.com. Desidero ringraziarli (insieme con i recensori del Foglio, del Corriere della Sera e del Giornale) anche perché appartengono alla ristretta categoria di liberi pensatori. Mentre, forse, ipermoralisti e demonizzatori (lo scrivo, credetemi, senza acidità, se no che liberale sarei?) si stanno dimostrando altri colleghi, da cui mi aspettavo qualche riflessione, finora non pervenuta.