OGGI VI DICO CHE… IL RINVIO

“Il rinvio è l’assassino naturale delle opportunità.”
(Victor Kiam, imprenditore statunitense)

“Mediare è una sfida: devi saper vestire i panni dell’altro senza spogliarti dei tuoi.”
(Simone Nardone, giornalista pubblicista)

“Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle.”
(Denis Waitley, scrittore statunitense)

“Politica vuol dire realizzare.”
(Alcide De Gasperi)

ATTUALIZZANDO… PRESTO AVREMO UN GOVERNO

Sono convinto che le consultazioni saranno più brevi di quanto, al momento, siano previste dalla stragrande maggioranza dei rappresentanti delle forze politiche e dai più stimati politologi e opinionisti. E che presto avremo un governo.

 


È SOLO IL GUSTO DI ESPRIMERSI CONTROCORRENTE?

Non escludo che, alla radice della scommessa di oggi, ci sia la mia abitudine – testarda – ad esprimermi controcorrente. Però: davvero si può pensare che Luigi Di Maio e Matteo Salvini non abbiano capito la consistenza delle loro reali possibilità? Dopo un mese?! Li fate così stupidi? Mi sembra che abbiano abbondantemente dimostrato intelligenza politica, abilità di manovra.

 


I DUE GIOVANI CONSOLI NON SONO STUPIDI!

Non dopo un mese, ma un minuto dopo la certezza dei risultati elettorali, i due giovani “consoli” (definizione di Riccardo Ruggeri) della nuova politica italiana hanno ben compreso di aver vinto nelle urne, ma non fino al punto di poter varare il governo che desiderano. Dunque accordi e mediazioni sono indispensabili. E, comunque, urge una scelta drastica: o dentro o fuori.

 


SAREBBE UN ERRORE NON METTERSI D’ACCORDO

Di Maio e Salvini sanno bene, dopo il successo popolare, di non poter commettere l’errore di risultare responsabili di una crisi lunga e sterile. Sarebbe un grave errore, incrinerebbe la fiducia dei loro elettori. L’Italia soffre e ha bisogno immediato di voltare pagina: questo è il mandato che è stato affidato a 5Stelle e Lega, con la maggioranza dei voti.

 


MATTARELLA NON SARÀ LENTO!

Si dice ora che il primo giro di consultazioni non è servito a nulla e che Sergio Mattarella ne annuncerà un altro, previo un lungo intervallo per ulteriori riflessioni. Stento a crederci e comunque spero di no. La lentezza non gioverebbe a nessuno e sarebbe un danno grave, soprattutto, per i cittadini (gabbati per l’ennesima volta).

 

cesare@lamescolanza.com